L'ARIA COMPRESSA NELLA STORIA
Diverse applicazioni tecniche dell'aria compressa risalgono alla preistoria.
Prima utilizzazione possiamo considerare quella del soffiare sulla brace per riaccendere il fuoco. L'aria veniva compressa nei polmoni, che costituiscono un compressore naturale; esso ha una resa e prestazioni notevoli. Tuttavia il compressore umano si dimostrò inadeguato quando l'uomo, già oltre 3000 anni a.C., iniziò a fondere i metalli e forgiare opere artistiche. Per aumentare la temperatura necessaria, a valori superiori ai 1000°C, si rese necessario un compressore più potente: venne sfruttato il vento che, compresso contro il fianco di una collina, sale lungo il suo versante.
Gli orafi Egizi e Sumeri usavano una lunga cannuccia per comprimere l'aria.
Questo è tuttora un sistema adatto ai loro scopi, ma la resa d'aria è insufficiente per quantità consistenti di metallo.
Il primo compressore meccanico, il mantice ad azionamento manuale, fu ideato solamente verso la metà del terzo millennio a.c., mentre quelli più efficaci, azionati a piede, furono utilizzati a partire dal 1500 a.C. (figura 1.1).
Al terzo secolo a.C. risale un'opera in due volumi di Erone sulle possibili applicazioni dell'aria compressa e del vuoto.
Dal prezioso libro: Impianti pneumatici teoria e tecnica di Giovanni Bosca Tecniche Nuove